Dini Romano sculture
 
Museo Casa di Dante – inaugurazione mostra 4 luglio 2018
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Dalla selva oscura alla dritta via –

le sculture dantesche di Romano Dini in esposizione al Museo fiorentino Casa Di Dante dal 5 luglio 2018 al 20 gennaio 2019 – via Santa Margherita 1, Firenze

Il giorno 4 luglio 2018 ore 18:30 si terrà inaugurazione della mostra

L’amore per la Divina Commedia accompagna da sempre lo scultore Romano Dini; gli uomini, le storie, le atmosfere del capolavoro dantesco sono parte integrante della sua realtà culturale e personale.

Dal primo incontro con Dante sui banchi di scuola è nata una passione che, sostenuta dall’entusiasmo, l’ha portato a sviluppare la sua creatività attraverso un articolato progetto artistico: dare presenza, forza e voce ai personaggi danteschi, modellando la terra rossa senese in forme iconiche e ieratiche.

Conoscere, interpretare e dare forma e contenuto alla bellezza è un obiettivo forse utopico, ma nel caso di Romano Dini e della “sua” Commedia si è trattato di un’esigenza interiore, una sfida con se stesso per dare alti valori e chiari contenuti alla sua ricerca artistica. Avvicinarsi a Dante e alla sua opera con la volontà di interpretarla prima e di raccontarla poi presuppone una bella dose di coraggio; provare a mettere in figura le sue più alte espressioni poetiche testimonia, invece, la voglia di esprimere e di condividere forti sentimenti ed intense emozioni.

In un passato
abbastanza lontano Romano Dini ha intrapreso un viaggio nel tempo partendo dai colori e dai valori della sua terra d’origine (la Toscana) per arrivare nella “selva oscura”, illuminata dalla luce
del fiorentino Dante Alighieri. E’ così che ha incontrato Virgilio, Beatrice, Filippo Argenti, Farinata degli Uberti, Caronte, il Conte Guido Guerra: incontri fondamentali che con la sua sensibilità ha voluto raccontare per rendere tutti noi partecipi e protagonisti.

Questa mostra rappresenta, quindi, il punto di arrivo di una tappa importante del viaggio dantesco di Romano Dini. Una mostra densa di significati che si svolge a Firenze nel museo Casa di Dante, spazio d’eccellenza non solo per conoscere l’Alighieri e la sua opera ma anche per approfondire i luoghi e i tempi dentro i quali quest’opera è nata e ha trovato motivazione e ispirazione.

Ecco che i lavori di Romano Dini dialogano a stretto contatto con testimonianze, documenti e opere d’arte che ci parlano di Dante e del suo tempo. In questo dialogo le sculture dantesche di Dini sono presenti con una potente forza espressiva che riesce a fondere, con ritmo ed equilibrio, il rigore delle forme con la densità della materia. Inferno, Purgatorio e Paradiso diventano, nelle sculture
dell’artista toscano, la trama di un suggestivo racconto nel quale i personaggi conquistano significato e valore esprimendo sensazioni attraverso l’intensa gestualità del proprio corpo.

Romano Dini riesce a far parlare dannati e beati: ascoltiamoli con attenzione. Hanno molte cose da dire per aiutarci a capire noi, la nostra storia e prima di tutto la Divina Commedia.

www.diniromanosculture.it

ROMANO
Nato a Laterina nel 1955, Romano Dini vive e lavora a Moncioni (frazione di Montevarchi), antico borgo ai piedi delle colline del Chianti. Le sue sculture sono presenti in importanti musei e
in prestigiose collezioni private. Ha tenuto esposizioni personali e collettive in molte città italiane ed estere. Numerosi i riconoscimenti nazionali ed internazionali ricevuti nel corso
della sua carriera.

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One comment on “Museo Casa di Dante – inaugurazione mostra 4 luglio 2018
  1. Carla Mugnai ha detto:

    La piazzetta è ombrosa e piacevole.

    L’ingresso luminoso, una piccola rampa di scale e poi…

    Mi accoglie la grande immagine di Dante smarrito nella selva oscura e minacciato dalle tre fiere: il leone ghigna verso di me la sua arrogante superbia, la lonza nasconde ogni lussuria…

    Da qui inizia il cammino alla ricerca della diritta via e la visione che Dante racconta di aver avuto nei giorni della settimana santa dell’anno 1300 si realizzano, materia forma e colore, davanti agli occhi.

    Alcune delle opere di Romano Dini, una piccola parte del suo Giardino Dantesco ; quasi soltanto dedicate alla prima cantica : l’Inferno, in esposizione al Museo Casa di Dante in via S. Margherita, 2 fino a gennaio 2019.

    Avere il privilegio di parlare con Romano di ogni opera vuol dire scoprire la ricerca fatta dall’artista per ogni particolare e le figure già familiari acquistano un senso più ampio…

    L’argilla certo è la materia scelta per il gesto veloce che fissa il pensiero, ma poi… questa è resina per sostenere le grandi dimensioni, quella è cotto dell’Impruneta, solido e duraturo; l’altra ha una patina diversa e così imparo a fissare l’occhio a lungo su ogni scultura, a interrogare ogni particolare, a cogliere somiglianze e differenze… a rileggere le terzine della Commedia che ogni opera ricorda nel titolo.

    Un viaggio con i ricordi scolastici di letture e studio, ma anche con la sensibilità di un lettore che vive Dante come contemporaneo e parla con lui del vento della passione che ci travolge o di quel borioso di Filippo Argenti,che a tutti è capitato di incontrare.

    Il filo dei pensieri si interrompe davanti a un riflesso di luce che accende la barba di Caronte ; godere il rosso cangiante dell’abito del poeta, lui unico corpo che ancora possiede un’ombra, fissare i volti senza tratti distinti: umanità senza tempo nè soma…

    Nell’ultima sala essere accolti da Dante insieme alla sua ritrovata Beatrice, entrambi con lo aguardo fisso al cielo “… e quindi uscimmo a riveder le stelle”.

    C.M.

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